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Fatemeh Motamed Aria

Fatemeh Motamed Aria

Fatemeh Motamed Aria è tra le più celebri attrici del cinema iraniano post-rivoluzionario. 

Ospite in festival internazionali, ha recitato in più di quaranta lungometraggi e per tanti anni, in patria, i film che ha interpretato sono stati censurati.

Ha ricevuto nove nomination come migliore attrice al Fajr International Film Festival e vinto per quattro volte il primo premio del festival Crystal Simorgh.

Nel 2011, ha vinto il premio come migliore attrice al Montreal World Film Festival per il suo ruolo in Here Without Me e nel 2012 ha ricevuto il prestigioso Prix Henri Langlois in Francia.

Nata a Teheran il 29 ottobre 1961, la sua prima volta sul palcoscenico è stata a quattordici anni, nel 1979 è stata costretta a smettere perché il regime instaurato con la rivoluzione islamica, ha proibito ogni forma di rappresentazione teatrale.

Diplomata alla Facoltà delle Arti di Teheran, ha debuttato sul grande scherma nel 1976, col film Hassan Dadshok’r Bookworm, con cui ha vinto diversi premi.

Protagonista della rinascita del cinema iraniano degli anni novanta, ha recitato in film che evidenziano il ribaltamento radicale che le leggi morali islamiche hanno applicato nei confronti delle donne.

Ha lavorato con i più importanti registi iraniani come Mohsen MakhmalbafAbbas Kiarostami.

Nel 2022, dopo l’uccisione di Mahsa Amini, la giovane donna la cui unica colpa era stata aver mostrato una ciocca di capelli fuori dal hijab, seguita da quella di Sarina Esmaeilzadeh, ammazzata a soli 16 anni durante le proteste, un video che la vede protagonista, ha fatto il giro del mondo.

«In un Paese che, nelle proprie piazze, uccide ragazzi, ragazzine e giovani che chiedono solo libertà, non voglio essere considerata una donna. Io sono la madre di Mahsa! Io sono la madre di Sarina».

Nel discorso al funerale dell’attore Amin Tarokh, in cui si è rifiutata di indossare l’hijab, ha dichiarato: «Io sono la madre di tutti i giovani uccisi in questo Paese! Io sono la madre dell’Iran intero, non una donna nella terra degli assassini».

Il video è stata la risposta al suo coinvolgimento in un manifesto apparso sui palazzi di piazza Valiasr a Teheran, nel quale vengono mostrate le donne iraniane motivo di gloria. L’attrice, per protesta, ha chiesto che la sua immagine venisse rimossa.

#unadonnalgiorno

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