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Vanessa Nakate

Vanessa Nakate attivista ugandese
Vanessa Nakate in Berlin on Oct. 15, 2021. Mustafah Abdulaziz for TIME

Come possiamo sradicare la povertà senza guardare a questa crisi? Come possiamo raggiungere la fame zero se il cambiamento climatico lascia milioni di persone senza nulla da mangiare? Come possiamo proteggere la vita sulla terra e sott’acqua senza l’azione per il clima? Come possiamo avere l’uguaglianza di genere senza affrontare questa crisi, questa catastrofe?

La Terra è la nostra casa e la nostra responsabilità. Il modo in cui ti prendi cura della tua casa è lo stesso in cui dovresti prenderti cura del nostro pianeta.

Vanessa Nakate è l’attivista contro il cambiamento climatico che per prima ha avviato i Fridays for Future in Uganda.

Nel gennaio 2019, preoccupata per le temperature insolitamente elevate registrate nel suo paese, ha iniziato da sola a scioperare ogni venerdì in concomitanza con il movimento di protesta internazionale, dapprima presidiando i punti nevralgici di Kampala, per poi spostarsi davanti al Parlamento con un cartello con lo slogan Amore verde, pace verde.

Inclusa nella lista stilata dalla BBC delle 100 donne più illuminate e influenti del 2020, ha fondato il Rise up Climate Movement per sensibilizzare le nuove generazioni sul cambiamento climatico, a partire dalla diffusione della conoscenza del problema nelle scuole.

Ha promosso la campagna per la salvaguardia della foresta pluviale della Repubblica Democratica del Congo, uno dei più importanti polmoni del continente africano, minacciato da decenni di esplorazioni minerarie, traffico illegale di legname e urbanizzazione selvaggia.

Nata a Kampala, il 15 novembre 1996, si è laureata in economia aziendale presso la Makerere University Business School nel 2019.

Ha iniziato da sola, conscia dell’importanza del suo gesto e sfidando il timore di eventuali ripercussioni sulla sua carriera scolastica, a poco a poco altri giovani uomini e donne si sono unite alle sue azioni, come la quindicenne Leah Namugerwa, diventata promotrice della lotta per la messa al bando delle buste di plastica e una delle leader del Fridays for Future in Uganda.

Nel dicembre 2019 ha partecipato alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP25) in Spagna. Nell’evento Unite behind science ha dialogato con scienziati e climatologi per includere la conoscenza tradizionale degli agricoltori del suo paese colpiti in prima persona dall’impatto della crisi climatica.

L’8 gennaio 2020, Greta Thunberg ha ritwittato un suo post che ha fatto il giro del mondo e focalizzato l’attenzione sulle lotte in Uganda.

In gennaio 2020, insieme a una delegazione di venti attivisti e attiviste per il clima, provenienti da ogni parte del mondo, ha rivolto un appello pubblico ai partecipanti al Forum Economico Mondiale di Davos, sollecitando aziende, banche e governi a non finanziare più l’industria dei combustibili fossili.

Tanti e memorabili i suoi discorsi per esortare a prendere provvedimenti in varie occasioni pubbliche internazionali. 

Nel 2020 ha dato avvio al Green Schools Project per dotare le scuole ugandesi di pannelli solari e di stufe ecologiche, per ridurre il consumo di legna (quindi la deforestazione) e le emissioni di gas serra. 

Vanessa Nakate, nei discorsi pubblici, ribadisce il fatto che è la crisi climatica la maggiore minaccia per l’umanità e l’Africa, il continente con la più bassa emissione di CO2, è fra le zone più colpite del pianeta. Inondazioni, siccità, l’invasione delle locuste, stanno minacciando le sue risorse idriche, la sicurezza alimentare, le infrastrutture, gli ecosistemi e le persone. Il cambiamento climatico provoca migrazione e sfollamenti, maggiore esposizione di donne e ragazze alla violenza di genere, conflitti armati con reclutamento di bambini nelle forze armate, diffusione delle malattie e aumento della mortalità infantile. L’Africa è il continente maggiormente colpito e il più ignorato dai media internazionali, ha ribadito tante volte.

La giovane attivista fa parte del consiglio dell’Internazionale Progressista, organizzazione che promuove l’unione, l’organizzazione e la mobilitazione delle forze progressiste di sinistra in tutto il mondo, di cui fanno parte anche Naomi Klein, Carola Rackete e molte altre/i.

Vanessa Nakate è diventata la voce del sud del mondo, finora sempre rimasto ai margini della discussione globale sulla transizione ecologica.

Sono qui per dire che non vi crediamo. Sentiamo discorsi esagerati ma poi vi vediamo arrivare alla Cop26 con jet privati. Stiamo affogando nelle promesse, non bastano gli impegni. Sono qui per dire al mondo della finanza e del business “dimostrateci che abbiamo torto”. Abbiamo disperatamente bisogno di voi. Provateci che abbiamo torto.

È stato l’accorato appello per il clima che ha rivolto alla Cop26 di Glasgow l’11 novembre 2021.

 

#unadonnalgiorno

 

 

 

 

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