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Nellie Bly, giornalista. Si finse pazza per investigare sui soprusi alle ammalate

Nellie Bly si finse pazza per investigare sui soprusi alle ammalate
Nellie Bly nel 1890, fece il giro del mondo per il suo giornale, il New York World, diretto da Joseph Pulitzer.
Impiegò solo 72 giorni per compiere l’impresa, viaggiando quasi sempre da sola.
A 23 anni, nel 1887, era già divenuta una delle giornaliste più conosciute degli Stati Uniti, grazie ad un’impresa forse più pericolosa del giro del mondo: si fece ricoverare per dieci giorni in un manicomio.

Si finse pazza, per essere ricoverata al Lunatic Asylum e investigare sulle presunte negligenze, brutalità e soprusi, perpetrati sulle ammalate, a patto di essere “salvata” dopo dieci giorni di permanenza.
L’ospedale aveva una triste fama per il trattamento riservato alle pazienti.
Nessuno mai, prima di Nellie Bly, aveva avuto il coraggio di intraprendere un’inchiesta sulle condizioni delle malate mentali e sugli abusi che queste subivano.

Il caso fu riportato anche da quotidiani come il New York Times e New York Sun.
Nellie Bly scoprì sulla sua pelle gli orrori del manicomio femminile: il cibo era immangiabile e l’edificio invaso dai ratti; le pazienti considerate pericolose erano legate con corde, mentre le altre dovevano stare sedute su dure panchine, con abiti leggeri, per tutto il giorno, senza muoversi né parlare.
Una delle più frequenti forme di tortura era quella di gettare secchi di acqua ghiacciata sulla testa delle ammalate, da infermieri che continuamente urlavano addosso alle donne, abitualmente percosse e talvolta sottoposte anche a abusi sessuali.
Nellie Bly, si finse pazza per investigare sui soprusi alle ammalate si rese conto che alcune di loro non erano affatto pazze, ma solo donne povere e emarginate, rifiutate dalla famiglia e dalla società.
In seguito scrisse che il trattamento riservato alle “malate” avrebbe reso, in due mesi, “un relitto mentale e fisico” qualsiasi persona sana.

Gli articoli pubblicati e il libro che ne scaturì, destarono grande sensazione, tanto che fu istituita una “grande giuria”, per indagare proprio sulle condizioni di vita a Blackwell.
Nellie Bly ottenne un grande risultato: grazie alla sua inchiesta furono aumentati i fondi per i disabili mentali, e instaurata una procedura che facesse ricoverare solo persone realmente ammalate.
Nel 1914 divenne corrispondente di guerra per “The Evening Journal” dal fronte russo e serbo.

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