La mia storia è una delle tante vergogne della Germania, ma anche della scienza. Oggi ripulisco l’offesa che mi è stata fatta 77 anni fa.
Ingeborg Rapoport ha conseguito il dottorato a 102 anni con una tesi in neonatologia, la stessa che, 8 decenni prima, le era stata negata dai nazisti, perché figlia di un’ebrea.
Nel 1938, infatti non ha potuto presentare il suo lavoro di ricerca per il dottorato perché classificata “ebrea meticcia”.
Fugge negli Stati Uniti dove completa gli studi.
Nel 1950, viene scoperta con il marito a distribuire copie del Daily Worker, nei quartieri poveri di Cincinnati.
I due vengono dichiarati “comunisti” e indesiderati e devono ritornare in Germania. Dove lei fonda la prima clinica di neonatologia del paese, all’ospedale Charité di Berlino.
Ingeborg Rapoport, quattro anni fa, ha discusso la sua vecchia tesi di dottorato, dopo due anni è morta.