Poche donne nella storia del rock hanno unito tante qualità artistiche come Kate Bush.
Cantautrice, compositrice, ballerina, mimo, è stata un’icona della musica inglese degli anni ’80. Ha unito uno stile surreale a una voce inimitabile. Tutte queste attitudini, unite alla sua passione per l’esoterismo hanno costituito un universo musicale variegato, in cui c’è il folk, la musica classica, il rock, il blues e tanta sperimentazione. In tanti anni di carriera, iniziata a sedici anni, ha suonato in 24 paesi diversi in soli tre tour, ha prodotto 13 dischi e venduto milioni di copie.
Catherine Bush è nata il 30 luglio 1958 in un sobborgo di Londra. È cresciuta in una famiglia in cui tutti i componenti suonavano almeno uno strumento musicale. Ha iniziato a strimpellare, da autodidatta su un organo nel fienile, per poi passare al pianoforte, quando ha capito che anche la sua voce era uno strumento, prendeva già lezioni di danza e mimo, ha studiato anche con Linsday Kemp. Nel 1973 ha iniziato a comporre le sue prime canzoni e incidere i primi demo. La sue più grande ispirazione era Billie Holiday. È stata scoperta da David Gilmour, il celebre chitarrista dei Pink Floyd, che ascoltando una sua registrazione di quando aveva 14 anni, incantato dal suo talento, decise di produrla e introdurla alla sua casa discografica, la EMI.
L’album d’esordio fu The Kick Inside, del 1978, il cui singolo, Wuthering Heights, ispirato al celebre romanzo Cime tempestose di Emily Brontë, conquistò la vetta delle classifiche di mezzo mondo. È stato il primo singolo di una donna a raggiungere il primo posto della hit parade britannica.
Kate Bush aveva solo sedici anni e cantava fino a quattro ottave di estensione. Raramente si era vista una cantautrice unire suoni etnici, melodie pop, arrangiamenti quasi gotici e una verve da folksinger.
Furono anni di grande successo e felici collaborazioni come quella con Peter Gabriel, considerato il suo vero maestro. Nel 1979 ci fu il primo tour di concerti, seguito da una lunghissima assenza di live.
Un altro suo brano passato alla storia della musica di tutti i tempi è stato Babooshka, che racconta la storia di una moglie che decide di mettere alla prova la fedeltà del marito.
Pioniera del videoclip musicale, ha iniziato nel 1978, prima della nascita di MTV.
Per tutti gli anni ottanta, Kate Bush ha alternato grandi successi a brani più sperimentali, la critica la esaltava così come il pubblico. Ma, nel 1996, ha deciso di ritirarsi dalle scene per tornarvi soltanto nel 2005. Qualche anno dopo ha fondato la sua casa discografica, Fish People e prodotto i suoi lavori. Nel 2014, si è esibita di nuovo dal vivo, dopo 35 anni, in una serie di concerti all’Apollo di Londra con uno show dal titolo Before the Dawn, dopo questo tour ha smesso di esibirsi dal vivo.
Nel 2013 è stata insignita dalla regina Elisabetta II del titolo di Commendatrice dell’Ordine dell’Impero Britannico per i servizi offerti alla musica.
Polistrumentista, oltre al pianoforte suona violino, basso, chitarra e drum-machine. La sua voce evocava le fiabe gotiche e il folk celtico, il misticismo medievale e gli incantesimi delle streghe, i riti tribali e il pop più etereo. Uno stile che ha influenzato intere generazioni di cantautrici da Tori Amos a Bjork e PJ Harvey.
A dispetto dell’alone leggendario del suo personaggio, Kate Bush ha sempre preferito evitare le luci della ribalta. Vive in campagna, lontano dalla mondanità.
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