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Adelaide del Balzo Pignatelli

Adelaide del Balzo Pignatelli

L’educazione femminile deve elevarsi ad altezza artistica e giungere a profondità scientifica se si vuole che l’abilità delle mani non rimanga un incosciente meccanismo relegato tra quelle che si dicevano opere servili”.

Adelaide del Balzo Pignatelli, educatrice, scrittrice e filantropa, è stata la fondatrice dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Una vita dedicata  all’impegno per la crescita culturale del Mezzogiorno e per affermare il ruolo della donna nella società.

Artefice della realizzazione di un visionario progetto di formazione attiva e professionalizzante per le donne, intrattenne rapporti e scambi di idee col mondo europeo della cultura attraverso una fitta e continua corrispondenza.

Nata a Napoli il 10 giugno 1843 da Francesco del Balzo, duca di Caprigliano e da Paolina Capece Minutolo, nobile intellettuale che frequentava l’élite culturale femminile della Napoli di inizio Ottocento e che l’aveva instradata alla conoscenza di latino, greco, musica e arti.

Suo marito fu il principe Francesco Pignatelli della Melissa, ultimo discendente di una delle più illustri famiglie partenopee, che aveva partecipato alla rivoluzione del 1799.

A seguito dell’epidemia di colera, nel 1884, ritenendo l’educazione scolastica cruciale per lo sviluppo culturale del paese, aveva istituito un asilo per l’infanzia che aveva accolto 600 orfani

Dama di corte della regina Margherita di Savoia, nel 1891 venne nominata ispettrice e poi governatrice del Ritiro di Suor Orsola Benincasa che aveva trasformato in un complesso scolastico femminile comprendente ogni ordine di scuole, dal giardino d’infanzia all’Istituto superiore universitario di Magistero che, con il Regio Decreto del 15 maggio 1901, è stato il primo in Italia ad essere equiparato all’Università.

Per fornire un’adeguata formazione professionale alle donne, nel 1896, aveva anche istituito la Croce Azzurra, un indirizzo di studi che dava la possibilità di seguire corsi per diventare infermiere.

Illuminata e lungimirante, riteneva la promozione della cultura femminile nel Mezzogiorno d’Italia un imperativo categorico. Solo attraverso la costruzione di una professionalità come quella maschile, le donne avrebbero potuto incidere sui cambiamenti che i tempi dettavano.

Insieme a Maria Antonietta Pagliara, pedagogista froebeliana, prima suffragetta e prima donna in Italia a capo di un Istituto superiore, ha portato alla Facoltà di Magistero le più avanzate esperienze pedagogiche europee, volte a rivoluzionare i percorsi formativi dei docenti, prima ancora che degli studenti.

Il “piano d’azione” era avanguardistico e orientato alla modernizzazione delle élites e alla diffusione della cultura nelle classi meno agiate.

Insieme realizzarono il progetto di riforma degli istituti femminili industriali, commerciali e per le facoltà di scienze domestiche, presentato al ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio, nel 1906.

In riconoscimento dei suoi meriti culturali fu ammessa a far parte dell’Accademia Pontaniana, onore riservato all’epoca solo agli uomini.

La principessa illuminata si è spenta a Napoli il 28 giugno 1932.

La direzione dell’Istituto è rimasta nelle mani di Maria Antonietta Pagliara fino al 1948.

Nel prezioso epistolario del Fondo Adelaide del Balzo Pignatelli custodito a Napoli nell’antica cittadella monastica di Suor Orsola ci sono lettere private inviate alla Principessa da alcuni tra i personaggi più influenti del mondo culturale di fine Ottocento che, recentemente, è diventato anche un innovativo portale web con percorsi narrativi audiovisivi.

 

#unadonnalgiorno

 

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