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Sonita Alizadeh riuscita a sfuggire a un matrimonio combinato con la forza della sua musica

Sonita Alizadeh rapper sfuggita al matrimonio combinato

Sonita Alizadeh è una rapper afghana riuscita a sfuggire al matrimonio combinato dalla propria famiglia.

Canta per far luce sulle condizioni drammatiche delle donne del suo paese.

La sua musica è diventata un grido di battaglia per tantissime ragazze.

Sonita Alizadeh è nata in Afghanistan nel 1997, è cresciuta in un campo per rifugiati in Iran insieme al fratello maggiore. Essendo una profuga senza documenti, non aveva nessun diritto all’istruzione. Per questo aveva iniziato a frequentare un’associazione no profit che, oltre ad averla fatta studiare, le ha insegnato a fare musica.

Grazie alla ONG, la ragazza si è appassionata al rap. Dopo l’incontro con una giovane regista iraniana, ha iniziato a creare video musicali e i suoi brani hanno presto raggiunto un discreto successo. Quando Sonita ha cominciato a credere al suo sogno, però, le è stata data una notizia devastante. Sarebbe dovuta tornare in patria con la madre: lì c’era un uomo pronto a sposarla per 9.000 dollari, la famiglia aveva bisogno di quei soldi per pagare il matrimonio di suo fratello.

La giovane donna, a quel punto, ha espresso la sua protesta nel modo che le riesce meglio: ha scritto la canzone Brides for sale, spose in vendita.

Il brano inizia così:

Lasciami sussurrare, così nessuno sentirà che parlo di ragazze vendute. La mia voce non deve essere udita perché va contro la Sharia. Le donne devono rimanere in silenzio, questa è la nostra tradizione.

Nel video è vestita da sposa, ha il volto coperto di lividi, un codice a barre sulla fronte e supplica la sua famiglia di non venderla.

La giovane rapper ha fatto subito molto parlare di sé, soprattutto in patria. E proprio da lì che è partito il suo lungo viaggio, un membro dell’associazione WLUML (women living under muslim laws) ha diffuso il video su Facebook dove è stato notato da The Strongheart group, un progetto statunitense che si prefigge di aiutare giovani ambasciatori e ambasciatrici di cambiamento.

Da quel momento la musica di Sonita si è estesa a macchia d’olio, ha attirato tanta attenzione in tutto il mondo al punto che le è stata offerto una borsa di studio al Wasatch Academy, una scuola americana dove ha potuto continuare gli studi.

È stata anche la protagonista del documentario, Sonita is a traveling swallow (Sonita è una rondine che viaggia) della regista iraniana Rokhsareh Ghaemmaghami che ha vinto il Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival del 2016.

Nel 2015 ha potuto raccontare la sua storia al Women in the World Summit di Londra. 

Nonostante dal 2009 esista in Afghanistan un decreto presidenziale sull’eliminazione della violenza contro le donne che vieta i matrimoni forzati, il fenomeno non è diminuito e la tradizione di cedere bambine per risolvere dispute familiari o per soldi è ancora molto radicata.

Il rap consente di raccontare la tua storia ad altre persone. È una piattaforma per condividere le parole che sono nel mio cuore.

Racconta Sonita Alizadeh, giovane coraggiosa a cui la musica ha salvato la vita e le ha donato un futuro diverso e, soprattutto, la libertà.

 

#unadonnalgiorno

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