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Alba de Céspedes

Alba de Céspedes
Alba de Céspedes. Milan, January 1957. (Photo by Emilio Ronchini/Mondadori via Getty Images)

Alba de Céspedes nella sua vita è stata tante cose, partigiana, scrittrice, poeta e autrice di testi per il cinema e il teatro. Ha scritto anche programmi per la radio e la televisione.

Importante protagonista della letteratura del Novecento, è stata autrice e intellettuale a tutto tondo.

Nata a Roma l’11 marzo 1911, il suo nome completo era Alba Carla Lauritai de Céspedes y Bertini.

Sua madre era italiana e suo padre l’ambasciatore di Cuba in Italia, poi divenuto presidente del paese per breve tempo. Il nonno paterno, ucciso dai militari colonialisti spagnoli nel 1874, era stato il “primo presidente in armi” dell’isola caraibica.

Crebbe bilingue in una famiglia benestante, progressista e antifascista. Si sposò per la prima volta a soli 15 anni, con un nobile romano da cui ebbe un figlio, nel 1928.

Ha pubblicato pubblicò la prima raccolta di racconti brevi, nel 1935, a 24 anni, L’anima degli altri. Dopo vari libri di poesia è arrivato il suo primo romanzo, Nessuno torna indietro nel 1938, pubblicato da Arnoldo Mondadori, suo caro amico, che più volte l’ha sostenuta e tutelata, ad esempio,  quando il regime fascista voleva censurare il suo libro e chiese il ritiro perché la protagonista era una donna scaltra, autonoma, diversa dall’immagine della donna proposta dal regime fascista. Il libro, invece, nonostante le difficoltà, divenne un best seller internazionale.

Durante la seconda guerra mondiale, nel 1943, a Bari, partecipò alla Resistenza attraverso la radio con lo pseudonimo Clorinda.

L’anno successivo ha fondato la rivista letteraria Mercurio, a cui collaborarono tutte le figure più interessanti del mondo letterario.

Con Italo Calvino, italo-cubano come lei, progettò iniziative a favore della Cuba socialista.

Dopo la chiusura della rivista Mercurio, ha tenuto la rubrica Dalla parte di lei per il settimanale Epoca e collaborato con La Stampa, anche se la sua principale occupazione restava la scrittura e la poesia.

Dai suoi libri sono stati tratti vari film e riduzioni teatrali.

Il suo ultimo racconto autobiografico, pubblicato nel 2012, è stato Con grande amore, dedicato a Fidel Castro e alla Rivoluzione Cubana.

È morta a Parigi il 14 novembre 1997, aveva 86 anni.

Donna di rara tenacia e scrittrice riluttante a farsi incasellare in schemi prefissati, si è contraddistinta per la qualità letteraria dei suoi scritti e, soprattutto, per l’impegno politico e l‘insopprimibile esigenza di libertà e giustizia. 

Fin dai primi scritti le analisi di Alba De Céspedes si dirigono verso le quattro mura familiari, in cui la donna, ancora negli anni trenta-quaranta, vive una vita domestica amara. Un’attenzione critica verso un mondo di affetti e di soggezione.

La rassegnazione si tramuta in ribellione nel romanzo Dalla parte di lei, in cui la cui protagonista uccide il marito.

Da un’iniziale scrittura autobiografica e un certo romanticismo che avviene nel ricordo e nelle descrizioni dei rapporti di coppia, si è sempre più liberata raggiungendo una coscienza femminile di conquista dell’identità.

Dal 2002 a Cuba è stato istituito il Premio Letterario Alba de Céspedes, promosso dall’Ambasciata Italiana.

Nel 2011, centenario della sua nascita è stata pubblicata la sua biografia.

Ha donato le sue carte e documenti, testimonianza dell’appassionata e raffinata scrittura che si interrogava sul senso della storia e degli eventi, agli Archivi Riuniti delle Donne di Milano. 

#unadonnalgiorno

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