Prima dell’omicidio di Emmett Till, conoscevo la paura della fame, dell’inferno e del diavolo. Ma ora ne conoscevo una nuova: la paura di essere uccisa solo perché ero nera. Era la mia peggiore paura. Sapevo che una volta che avessi avuto del cibo, la paura di morire di fame sarebbe scomparsa. Mi era stato anche detto che se fossi stata una brava ragazza, non avrei dovuto temere il diavolo o l’inferno. Ma non sapevo cosa si dovesse fare o non fare da nera per non essere uccisa. Probabilmente il solo fatto di essere nera era sufficiente, pensai.
Anne Moody è stata scrittrice e attivista per i diritti civili.
Ha militato in organizzazioni come SNCC Student Nonviolent Coordinating Committee, NAACP National Association for the Advancement of Colored People e CORE Congress of Racial Equality, sebbene la sua figura nei movimenti non abbia ricevuto la stessa attenzione dei colleghi maschi.
Il suo libro più famoso e premiato è Coming of Age in Mississippi, del 1968, in cui mostra l’odio razziale da cui è stata travolta sin da bambina che l’ha portata a una vita di lotta per la libertà.
Nata col nome di Essie Mae Moody il 15 settembre 1940, a Centreville, era la maggiore di otto figli e figlie di una coppia di mezzadri discendente da persone schiave.
Cresciuta nel profondo Sud degli Stati Uniti, agli albori del Movimento per i Diritti Civili, aveva ricevuto la sua prima istruzione nel sistema scolastico segregato. Era ancora giovanissima quando, per aiutare la famiglia, faceva le pulizie nelle case di persone bianche per pochi dollari a settimana e veniva trattata come una serva, mentre guadagnava voti perfetti a scuola e si avvicinava alla lotta antirazzista.
Quando frequentava il Tougaloo College, grazie a una borsa di studio, si è distinta per aver contribuito a organizzare il Congress of Racial Equality (CORE) e per aver partecipato, nel 1963, a una protesta al bancone di un supermercato Woolworth che ricevette l’attenzione nazionale.
Dopo la laurea, aveva lavorato come coordinatrice del progetto sui diritti civili per la Cornell University ed era stata più volte arrestata per le sue azioni pubbliche di protesta.
Trasferitasi a New York, aveva scelto di non rilasciare interviste ed esporsi pubblicamente e, nel 1968, ha pubblicato Coming of Age in Mississippi acclamato sul New York Times dal senatore Ted Kennedy e premiato con il Brotherhood Award dal National Council of Christians and Jews e Best Book of the Year Award dalla National Library Association.
Scappando dalla notorietà e gli interventi pubblici e avendo abbandonato la partecipazione attiva nel movimento in cui non si ritrovava più, nel 1972 è stata artista residente a Berlino per due anni.
Rientrata nella Grande Mela, nel 1975 ha pubblicato una raccolta di racconti intitolata Mr. Death: Four Stories, uno di questi, New Hope for the Seventies, ha vinto il premio d’argento della rivista Mademoiselle.
La sua autobiografia, Farewell to Too Sweet, che copriva la sua vita dal 1974 al 1984, è rimasta inedita così come diversi altri suoi scritti.
È stata anche consulente per il New York City Poverty Program e ha militato nel movimento antinucleare.
All’inizio degli anni Novanta si è stabilita in Mississippi, a Gloster, dove si è spenta il 5 febbraio 2015. Era afflitta da tempo da demenza.
But courage was growing in me, too. Little by little, it was getting harder and harder for me not to speak out.















