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Edmonia Lewis scultrice afroamericana nella Roma dell’800

Edmonia Lewis scultrice afroamericana nella Roma dell'800

Edmonia Lewis è stata una scultrice americana. Viaggiatrice coraggiosa, ha lavorato per la maggior parte della sua carriera a Roma.

È stata la prima donna afro americana a raggiungere un riconoscimento internazionale nel campo della scultura.

Le sue sculture neoclassiche hanno temi legati al popolo nero e indigeno d’America. È stata l’unica donna a partecipare e ottenere riconoscimenti nel movimento artistico degli Stati Uniti. Nel 2002, è stata collocata nella lista delle 100 persone afroamericane più importanti.

Edmonia Lewis nacque nel 1844 a Greenbush, New York, ma dei suoi primi anni si sa poco: figlia di padre haitiano e di madre Mississauga Ojibwe (popolazione di nativi americani), rimase orfana in tenera età e venne cresciuta da parenti.

Fu suo fratello maggiore a pagarle gli studi al Oberlin College, il primo college integrato in America, nel 1859, ma ebbe problemi a causa del razzismo e dovette lasciare gli studi. Si trasferì quindi a Boston, voleva diventare scultrice. Dopo vari rifiuti, incontrò Edward A. Brackett, uno scultore che aveva per clienti alcuni dei più famosi abolizionisti dell’epoca.

Si trasferì poi a Roma alla ricerca di un luogo dove non subire il peso delle differenze razziali, trovò qui un ambiente che l’accolse e le permise di proseguire la propria istruzione. Iniziò a scolpire nel marmo, concentrandosi sul naturalismo e sui temi relativi agli afro-americani e ai nativi americani.

Roma, in quegli anni, era importante per la scultura, perché era molto facile trovare il marmo di Carrara e il costo della vita era alla portata di tutti.

Gli artisti ricevevano molte commissioni dall’America: la guerra civile aveva creato una grande richiesta di statue celebrative.

La città eterna costituiva, per molti stranieri, un ambiente davvero magico, dove anche le donne riuscivano a vivere in grande libertà, rispetto agli standard dell’epoca.

Nel 1876 partecipò alla “Centennial Exposition” di Philadelphia con un pezzo monumentale di 1400 kg, che intitolò “La Morte di Cleopatra”.

Il lavoro di Edmonia Lewis si è imposto all’attenzione della critica artistica, per vari motivi: certamente la maestria con cui la scultrice plasmava la materia, ma anche per la profondità dei significati che rendevano uniche le sue sculture.

Ha saputo unire tematiche razziali a uno stile con richiami neoclassici.

La sua fama ha cominciato a crescere durante la Guerra Civile Americana, dai primi anni ’60 dell’Ottocento, ma, alla fine del XIX secolo, era ancora l’unica donna di colore ad aver ricevuto riconoscimenti nel panorama artistico americano.

Oggi le sue opere, molto richieste dai collezionisti, sono presenti in prestigiosi musei.

#unadonnalgiorno

 

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