“Volevo ricordare le registe di cui non è stato riconosciuto l’incredibile lavoro di quest’anno”.
Nathalie Portman, alla cerimonia degli Oscar, si è fatta portavoce della delusione delle registe scartate o snobbate dalla competizione, attraverso il suo abito, portandosele addosso.
Sotto il flash dei fotografi, ha mostrato con l’indice i loro nomi, ricamati in oro, sul mantello nero che ha indossato per l’occasione.
In questo modo, l’attrice ha solidarizzato con le artiste che sono state ingiustamente messe da parte, nonostante film di grande valore artistico.
Lorene Scafaria (Le ragazze di Wall Street – Hustler), Lulu Wang (The Farewell), Greta Gerwig (Piccole donne), Mati Diop (The Farewell), Marielle Stiles Heller (Un amico straordinario), Melina Matsoukas (Queen & Slim), Alma Har’el (Honey Boy) e Céline Sciamma (Ritratto della giovane in fiamme).
Due anni fa, nel 2018, ai Golden Globe, Nathalie Portman aveva presentato le candidature a Miglior Regista dicendo: “Here Are the All-Male Nominees” (Ecco i nominati, tutti maschi).
Ad oggi, solo cinque donne hanno ricevuto questa nomination e solo Kathryn Bigelow, ha vinto.
Numeri impressionanti e rivelatori. C’è qualcosa che non torna, ma Nathalie Portman non fa nessun passo indietro e porta avanti e addosso ciò che pensa.