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Joanna Scheuring

Joanna Scheuring
Joanna Scheuring è una politica, sociologa, manager culturale e attivista polacca.
Eletta alla Camera dei Deputati dal 2015, è vicepresidente del partito d’opposizione Nowa Lewica (Nuova Sinistra).
Nata a Toruń, l’8 febbraio 1972, è laureata in sociologia, si è specializzata all’Accademia polacca delle scienze e conseguito il diploma alla Scuola per Leader della Società Civile.
Lavora da sempre in ambito culturale. Ha vissuto a Londra dove ha lavorato per vari enti museali ed è stata anche direttrice del Teatro Wiczy di Toruń
Alle elezioni del 2014 è entrata nel consiglio comunale della sua città. L’anno successivo è stata eletta deputata ricoprendo l’incarico di vicepresidente della commissione parlamentare per la cultura e i media.
Nel 2016 ha fatto parte del consiglio del partito Nowoczesna, da cui si è, successivamente, distaccata perché è entrata in conflitto con le loro posizioni contro la liberalizzazione dell’aborto ed è entrata in Teraz! raggruppamento liberal-socialista.
Nel febbraio 2019 ha partecipato a un incontro con Papa Francesco, durante il quale gli ha consegnato una relazione contenente i nomi di 24 gerarchi cattolici polacchi accusati di aver nascosto o trasferito sacerdoti accusati di reati sessuali.
Nello stesso anno, è stata ancora eletta al parlamento, sempre all’opposizione, come rappresentante apartitica della coalizione di sinistra e le è stata nuovamente affidata la vicepresidenza della commissione per la cultura e i media. L’anno successivo è entrata nel consiglio del Forum del Parlamento Europeo per i diritti sessuali e riproduttivi.
Nel 2020 Forbes l’ha inserita nella lista delle donne dell’anno per la sua attività di informazione sui casi di abusi sessuali su minori nella chiesa cattolica in Polonia e per le attività in favore di uno stato laico.Il 29 novembre 2022, l’ufficio del procuratore di Toruń l’ha accusata di offesa ai sentimenti religiosi e ingerenza dolosa nel culto religioso, reati che comportano pene fino a due anni di reclusione.

La vicenda risale al 25 ottobre 2020, quando, prendendo parte all’ondata di manifestazioni di massa, insieme a suo marito Piotr Wielgus, ha portato in chiesa uno striscione con la scritta Donna, puoi decidere da sola per protestare contro la sentenza del Tribunale costituzionale che ha eliminato, quasi totalmente, l’accesso all’aborto legale in Polonia. Il marito, accusato degli stessi reati, è stato assolto.

La maggioranza dei parlamentari, su richiesta del ministro della giustizia, aveva votato per revocarle l’immunità affinché potesse essere perseguita penalmente.
Un vero accanimento nei confronti di una donna che manifesta le sue opinioni politiche.
A quanto pare, Joanna Scheuring, dichiaratamente atea, attivista femminista, vicina alla comunità lgbtq+, che ha desecretato atti che coinvolgevano in casi di pedofilia alcuni rappresentanti del clero, è una donna che fa paura.
Human Rights Watch, che monitora la situazione umanitaria internazionale, ha chiesto il ritiro immediato delle accuse nei suoi confronti.
Incriminare una parlamentare per una protesta pacifica è innegabilmente un’escalation allarmante negli sforzi del governo polacco per criminalizzare non solo l’aborto, ma chiunque sostenga apertamente i diritti riproduttivi.

#unadonnalgiorno

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