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Laetitia Ky artista che crea sculture coi capelli

Laetitia Ky

Con la colonizzazione francese si è imposta la moda occidentale, quindi le donne ivoriane hanno iniziato a farsi i capelli lisci. Per me invece non va nascosta la nostra natura, è un elemento di blackbeauty. Vedersi rappresentate con le acconciature afro senza paura è un passo in avanti.

Laetitia Ky è un’artista, modella e attivista che crea sculture con i suoi capelli.

È una figura di spicco nel movimento naturale dei capelli, che, dagli anni sessanta, rivendica politicamente e simbolicamente le proprie radici, rifiutando di adeguarsi ai canoni estetici delle donne occidentali.

Nelle sue opere, i suoi capelli, svettano sulla sua testa rappresentando di volta in volta mani, braccia muscolose, volti con il pugno alzato, elefanti, seni e ventri femminili. Creazioni che costituiscono un potente strumento di comunicazione concepito per aumentare la consapevolezza sui temi della razza, del genere e della giustizia sociale. Elementi di identità nazionale, reinterpretati in chiave contemporanea.

Nata nel 1996 ad Abidjan, Costa d’Avorio, nonostante una laurea in economia, ha deciso di dedicarsi all’arte piuttosto che agli affari e ha iniziato a insegnare a cucire da sola, con l’intento di intraprendere una carriera nella moda.

Ha iniziato da giovanissima a interessarsi al movimento americano dei capelli naturali, praticamente ancora inesistente negli stati dell’Africa sub-sahariana, tranne rarissime eccezioni di qualche attivista.

Nel 2016, dopo aver visto online un album fotografico di donne africane pre-coloniali del ventesimo secolo, è stata ispirata a scolpire i suoi capelli in un modo simile a loro e ha pubblicato le sue sculture su Instagram che sono state di grande ispirazione.
Nel 2017, i suoi post erano ormai virali, ha attirato l’attenzione di riviste internazionali e tenuto il suo primo seminario Ky Braids per insegnare la sua forma d’arte, l’anno successivo, ha lanciato il marchio di moda Kystroy, che utilizza la body positivity per descrivere i suoi capi. 

L’oppressione basata sul sesso è un tema ricorrente della sua arte, ha realizzato sculture di protesta contro pratiche come l’appiattimento del seno, le mutilazioni genitali femminili e le leggi americane contro l’aborto.

Ogni acconciatura è un viaggio nuovo, diverso, che può durare pochi minuti o diverse ore, e che l’artista intraprende utilizzando solamente del fil di ferro legato ai suoi capelli naturali.

Nel 2018 è stata inclusa tra le 35 persone più influenti sotto i 35 anni del Prix Jeunesse Francophone

L’anno seguente è elencata tra le cento persone di rilievo per la rivista Paper.

Ha anche recitato nel film Disco boy di Giacomo Abbruzzese, che ha vinto l’Orso d’argento a Berlino.

Laetitia Ky è un’artista poliedrica che, attraverso il suo lavoro, denuncia le metamorfosi dei corpi esplorando temi delicati e scomodi.

Nel 2022 è stata la più giovane protagonista della Biennale di Venezia, dove ha rappresentato la Costa d’Avorio e tra le cento artiste invitate dal Kunstmuseum di Wolfsbur per l’epocale mostra Empowerment dedicata al femminismo nell’arte.
#unadonnalgiorno

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