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Anna Marchesini. Una comicità indimenticabile

Anna Marchesini straordinaria attrice

Anna Marchesini è stata una delle attrici più intense e brave che abbiamo mai avuto. È stata comica, imitatrice, doppiatrice, docente e scrittrice.

Ha fatto parte del famosissimo Trio con Massimo Lopez e Tullio Solenghi che ha lavorato assiduamente dal 1982 al 1994; il gruppo si è sciolto fino al 2008 per poi riunirsi nello stesso anno per il loro 25esimo anniversario. 

La mia generazione è cresciuta con le gag del Trio di cui faceva parte e i suoi personaggi, parodia della storia, della tv, delle soap, della letteratura sono indelebili nella memoria di chi ha vissuto gli anni ’80 del secolo scorso.

Anna Marchesini ha fatto divertire e riflettere il pubblico italiano con sketch e imitazioni diventate dei veri e propri cult.

Nata il 19 novembre 1953 a Orvieto, dopo la maturità classica si trasferisce a Roma per studiare psicologia, ma dopo la laurea si iscrive all’Accademia nazionale d’arte drammatica. A 23 anni, nel 1976 debutta nello spettacolo Il borghese gentiluomo di Molière diretta da Tino Buazzelli. Non si contano i suoi successi teatrali.

Ma il vero grande successo di Anna Marchesini è legato al Trio formato con Tullio Solenghi e Massimo Lopez.

Nel 1982 comincia la sua collaborazione con Tullio Solenghi in un programma svizzero e debutta nel mondo del doppiaggio dove conosce Massimo Lopez. Questo incontro spinge i tre a fondare “Il Trio” con cui debuttano su Radio 2 col programma Helzapoppin.

Il successo è immediato: il Trio approda in tv dapprima nel varietà “Tastomatto” e poi a “Domenica In”. Successivamente i tre sono nel cast di “Fantastico 7” dove conquistano una popolarità mondiale per via di uno sketch dedicato alla madre di Ruhollah Khomeyni.  Il Trio viene ripreso dalla rivista americana Variety e poco dopo partono per l’America dove sono protagonisti di alcuni spettacoli al Lincoln Center e a Buenos Aires.

La grande popolarità arriva grazie al rifacimento de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni con cui conquistano Rai1 e sono seguiti da milioni di persone.

Memorabili restano le sue interpretazioni, la sessuologa Merope Generosa, La Signorina Carlo/ Cecata,Wanna Marchi, la cameriera secca dei signori Montagné, Rita Levi Montalcini, la Badessa e Lucia dei Promessi Sposi.

Il Trio, nel 1994 si scioglie perché Lopez  intraprende la carriera da solista.

I due rimasti continuano a lavorare per altri due anni, ma poi si conferma la fine del gruppo e della comicità durata per più di 10 anni. Anna Marchesini comincia, quindi, una carriera solista di grandissimo successo come attrice, regista e scrittrice.

Nel 2000 esce il suo libro Che siccome che sono cecata.

Dal 2007 insegna all’Accademia nazionale d’arte drammatica.

Il libro Moscerine esce nel 2013. Una prospettiva sottile e sapiente per guardare il mondo e i rapporti umani.
Nove storie di donne, storie di stupore e di educazione alla vita e alle relazioni. Le piccole cose escluse, gli elementi insignificanti, i tarli, le ombre: un’educazione diversa della vista e della comprensione dell’essere umano.

Nella scrittura di Anna Marchesini l’ironia è la forma intelligente di un’analisi profonda. La lettura ironica come la possibilità gioiosa dell’esperienza quotidiana che prevede un cammino costante di ricerca e di presenza nei fatti. Affinare la capacità ironica serve a essere in contatto con la realtà, talvolta dolorosa e insopportabile e a esercitare la propria libertà di scelta.

Può utilizzare l’ironia perché, fino in fondo, rimane nella relazione, a sorridere in compagnia delle persone, evitando, così, il fantasma del sarcasmo triste sulla testa degli altri.

A fine 2016, la pubblicazione dell’ultimo romanzo dal titolo È arrivato l’arrotino, che comprende anche alcune poesie scritte tra gli anni settanta e gli anni novanta e tratte dalla sua raccolta poetica Fiori di fitolacca.

La vita di Anna Marchesini è cambiata improvvisamente con la scoperta dell’artrite reumatoide con cui ha convissuto fino alla sua morte, avvenuta il 30 luglio del 2016 a 63 anni lasciando un grandissimo vuoto nel mondo dello spettacolo e nel cuore di colleghi e colleghe e del pubblico che l’ha tanto amata. 

Ci manca la sua dissacrante ironia, la sua camaleontica figura, il suo sorriso enorme, la sua acuta intelligenza, la sua straordinaria bravura.

Il bello della morte sta nel fatto che non possiamo farci nulla; questo ci salva dalla fatica di arrabattarci a cercare una soluzione, fatica inutile, ci salva dal delirio di onnipotenza di pensare di trovarla, dalla pena di non riuscire. Arriva e pare che ci dica state pure buoni state cheti, questa volta non vi esaurite, questa volta, alla fine, non c’è niente, nessuno sforzo che vi tocca di fare, non vi date pena, non c’è niente da fare.

#unadonnalgiorno

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