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Cynthia Nixon ci mette la faccia

Cynthia Nixon attrice e attivista

Cynthia Nixon è un’attrice e attivista americana. È nota al pubblico mondiale per la sua interpretazione di Miranda Hobbes nella serie Sex and the City (1998-2004). In realtà, la sua carriera è soprattutto teatrale, dove viene considerata una delle migliori attrici americane viventi.

Nel corso della sua carriera ha vinto diversi premi tra cui 2 Screen Actors Guild Awards, 2 Emmy, un Tony, un Grammy e un GLAAD Media Award e ricevuto 5 nomination ai Golden Globe.

È nata il 9 aprile 1966 a New York, unica figlia di Walter Nixon, giornalista radiofonico texano, e dell’attrice Anne Elizabeth. Ha debuttato a Broadway nel 1980. 

Tra i suoi film ricordiamo Amadeus del 1984 e la sua interpretazione di Emily Dickinson in A Quiet Passion del 2016.

Nel 2006 le viene diagnosticato il cancro al seno, la stessa malattia che ha stroncato la vita di sua madre. Dal 2008, anno in cui dichiara di aver sconfitto il male che la stava annientando, inizia una campagna di sensibilizzazione per spronare le donne di tutte le età a controllarsi di più. Convince anche la NBC a trasmettere un programma sull’importanza della prevenzione al tumore al seno.

Ha avuto una relazione con l’insegnante inglese Danny Mozes, interrotta nel 2003, da cui sono nati due figli. Inizia poi a frequentare Christine Marinoni. Le due donne si sposano nel 2012, quando viene legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel febbraio 2011 nasce il suo terzo figlio, dato alla luce da Christine.

Il 19 marzo 2018, Cynthia Nixon si candida nelle primarie del partito democratico per diventare Governatrice di New York sfidando Andrew Cuomo, ma le perde. Il suo programma  si concentrava sulla disuguaglianza di reddito, le energie rinnovabili, l’assistenza sanitaria pubblica, contro la detenzione in massa negli Stati Uniti e sulla protezione dei minori privi di documenti dalla deportazione.

Cynthia Nixon è sostenitrice dei diritti LGBT. Ha incontrato sua moglie in una manifestazione sui diritti delle persone omosessuali del 2002 e ha annunciato il suo fidanzamento in una manifestazione per l’uguaglianza del matrimonio a New York, nel 2009. Ha ricevuto il premio Artist for Equality della Yale University nel 2013 e un premio per la visibilità della campagna sui diritti umani nel 2018. 

Cynthia Nixon è portavoce dell’Alleanza per l’istruzione di qualità di New York, organizzazione di difesa dell’equità dell’istruzione pubblica. Ha anche all’attivo una lunga storia a sostegno della salute delle donne.

Nelle elezioni a sindaco di New York del 2013, ha sostenuto Bill de Blasio, che quando ha vinto l’ha nominata rappresentante per il teatro pubblico. 

Nelle primarie presidenziali del Partito Democratico del 2020, ha appoggiato Bernie Sanders.

È a favore della legalizzazione della marijuana, soprattutto per un discorso razziale.

Uomini e donne di ogni etnia fanno uso di marijuana, ma gli arresti per detenzione sono per l’80% di persone nere e latine.

Sostiene che le entrate derivanti dalla legalizzazione dovrebbero servire a reinserire nella società i rappresentanti delle comunità che ne sono state danneggiate. 

Nel giugno 2018, ha rivelato che il suo figlio maggiore è transgender.

A proposito della serie Tv che l’ha resa famosa nel mondo, col senno di poi ha tante recriminazioni. Penso che non avremmo dovuto essere tutte donne bianche. Inoltre, una delle cose più difficili per me è tornare col pensiero al passato e rendermi conto di quanto la serie fosse incentrata sul denaro. Penso che non avremmo dovuto apparire tutte in quel modo e mi riferisco al fattore perfezione. Al fatto che i nostri look fossero sempre così tanto incredibili. So bene che entra in gioco l’elemento fantasia, che per lo show televisivo è stato fondamentale. Ma penso anche che ci sono tantissimi modi in cui le persone possano essere visivamente persuasive senza dover sembrare perfette. Al debutto della serie, ci si domandò subito se di trattasse di show televisivo femminista. Allora trovai stupida la cosa, perché per me era ovvio che fosse femminista. Ma oggi penso che in Sex and The City ci siano molte delle falle del movimento femminista. È come se donne bianche e ricche combattessero per il loro empowerment. Suona un po’ come una barzelletta. 

Recentemente è stata protagonista di un video considerato il nuovo manifesto femminista Be a lady, They said! che ha spopolato su web diventando virale. Il titolo, tradotto in italiano vuol dire Comportati da signora, dicono! una provocazione per denunciare le pressioni sociali a cui sono sottoposte le donne ogni giorno.

Cynthia Nixon ha usato la sua notorietà, e il suo interesse per la politica e i diritti civili, per fare luce su questo problema così scontato quanto messo da parte. 

L’attrice legge davanti alla telecamera una riflessione, scritta da Camille Rainville, nel suo blog personale Writings of a Furious Woman.

Il risultato? Un elenco, immagine dopo immagine, parola dopo parola, di tutto quello che viene sempre detto alle donne, che mette in luce le molte contraddizioni.

«La tua gonna è troppo corta. La tua gonna è troppo lunga. Sii sexy. Non essere così provocante. Non essere troppo grassa. Non essere troppo magra. Mettiti a dieta. Oddio sembri uno scheletro. Non essere così emotiva, non piangere, non urlare, non imprecare. Un giorno diventerai una brava moglie. Prendi il suo cognome. Hai unito il tuo? Pazza femminista. Dagli dei figli. Non vuoi figli? Un giorno li farai. Cambierai idea».

Insomma, Cynthia Nixon è una di quelle donne che, sfrutta l’autorevolezza che le da il successo per farsi ascoltare sui temi che le stanno a cuore, equità, diritti umani, femminismo. Una che ci mette la faccia, la reputazione, l’impegno e l’esempio. 

 

#unadonnalgiorno

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