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Maria Santamato la partigiana segreta

la partigiana segreta

Maria Santamato è stata una partigiana italiana che ha mantenuto il segreto sulla sua missione fino alla sua morte.

Aveva 21 anni, era incinta della sua prima figlia quando oltrepassò la linea gotica per una missione con lo scopo di servire la causa italiana. Le sue lettere e la tessera numero 105 sono state trovate dopo la morte, nel 2017, permettendo a storici e eredi di ricostruire la sua storia.

Maria Santamato era nella divisione Arditi quando nell’aprile del 1945 partì da Bari per l’Istria. Doveva consegnare una lettera. “Premio: nessuno. Scopo: servire la causa italiana”, come stessa ricordò pochi mesi dopo in una lettera all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Bari.

Senza mire, senza pensarci, senza frapporre altre cose, partì e oltrepassò la linea Gotica per tornare a casa tre settimane dopo.

Mio marito ne era orgoglioso, ma seppe tener parola senza discuterne con nessuno.

E con nessuno ne parlarono più, da quel momento in poi, fino a quando uno dei bauli della storia è stato riaperto a casa di un reduce a Toritto, un baule che conteneva le storie di Maria e di tante altre donne in prima linea nella Liberazione in Puglia.
Maria ha avuto nove  figlie e vissuto una vita  nell’impegno e nel volontariato.

Maria è morta con il suo segreto a 93 anni il 3 luglio 2017, partigiana fino alla fine. Pochi mesi dopo, le figlie rimaste in Puglia sono state contattate da un’amica scrittrice che aveva incrociato la storia della partigiana segreta. Ma i tempi non erano maturi e non si è indagato abbastanza nel passato. Nel 2019, durante un convegno dedicato a uno dei 15 pugliesi morti nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, Massimiliano Desiante, storico e ricercatore dell’Ipsaic, l’istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, ha incrociato l’assessora comunale Francesca Bottalico, nipote di Maria che ha raccontato quasi per caso allo storico di essere alla ricerca di notizie su sua nonna dopo aver saputo che uno studioso aveva recuperato un tassello mancante della storia. Lo storico era proprio Desiante: i fili sono stati intrecciati.

“Una nonna speciale, combattente eppure ironica e autoironica”, la ricorda la nipote. “Era una grande narratrice, questo silenzio credo sia stato l’ultimo atto di lealtà verso la patria”.

Desiante, intanto, continua a cercare e scopre che Maria Santamato si è spesa in politica nel senso più nobile del termine: per la polis, per la comunità, mettendo in gioco se stessa e quanto aveva di più caro: la sua famiglia, la figlia in arrivo. La bambina sarebbe nata pochi mesi dopo, sana, in un’Italia liberata anche dall’opera silenziosa di sua madre e di tanti e tante come lei.

Forse un giorno si dedicherà un luogo per ricordare l’eredità di Maria Santamato, la partigiana che scelse di restare segreta.

#unadonnalgiorno

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