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Amy Winehouse

Amy Winehouse

Amy Winehouse, cantautrice e produttrice musicale britannica, esponente della nuova generazione del soul bianco, di cui è stata precorritrice.

Una voce da contralto profonda ed espressiva, un eclettico mix di generi musicali, tra cui soul, rhythmblues e jazz.

Amy Jade Winehouse nasce il 14 settembre 1983 a Londra, in una famiglia ebraica (il padre tassista e la madre farmacista). All’età di dieci anni fonda un gruppo rap amatoriale Sweet ‘n’ Sour. Cresce ascoltando diversi generi di musica (dalle Salt-n-Pepa a Sarah Vaughan), riceve la sua prima chitarra a tredici anni. Nel 1999, entra alla National Youth Jazz Orchestra, dove canta per la prima volta come cantante professionista. Nel 2002, firma il suo primo contratto con l’etichetta discografica, Island/Universal.

Esordisce nel mondo della musica pubblicando, nel 2003, l’album Frank, che riscuote un buon successo ma il successo mondiale arriva nel 2007 con il secondo disco, Back to Black che scala le classifiche e la porta alla vittoria di cinque Grammy Awards.

Amy Winehouse ha fatto tanto parlare di sé per i gravi problemi legati a droga, alcol e disordini alimentari che l’hanno portata a ritardare la realizzazione del suo terzo album fino alla morte, avvenuta nella sua casa, a Londra il 23 luglio 2011.

Nel 2003 fa il suo esordio in tv, vince due dischi di platino e vende 1 milione e mezzo di copie. Nel 2004, vince l’Ivor Novello Award come Best Contemporary Song con il suo primo singolo Stronger Than Me.

Il singolo apripista che anticipa l’uscita dell’album è Rehab, diviene in breve un tormentone mondiale, la canzone parla del suo rifiuto di disintossicarsi dall’alcol. Vince gli MTV Europe Music Awards. 

Il 10 dicembre dello stesso anno esce Love Is a Losing Game, forse la sua canzone migliore, di sicuro la più straziante, che vince il premio Ivor Novello nel 2008 nella categoria miglior canzone ed è stata sottoposta come testo d’esame a Cambridge, in paragone con i poemi di Sir Walter Raleigh.

Nel 2008, partecipa a Rock in Rio, si presenta completamente senza voce: si giustificherà dicendo che ha avuto problemi respiratori.

Il 27 giugno dello stesso anno, due giorni dopo l’uscita da una clinica nella quale era entrata per un enfisema polmonare, canta di fronte a 50.000 spettatori a Hyde Park a Londra per festeggiare i 90 anni di Nelson Mandela. La serata ha visto la presenza di artisti quali Annie Lennox, Simple Minds, Joan Baez e molti altri.

Dopo le vicende inerenti alla sua salute, affrontate all’inizio dell’estate 2008, Amy Winehouse rimane in cura per poter tornare a casa dei suoi genitori. Alcune foto che la ritraggono dopo il ricovero la mostrano decisamente migliorata rispetto a poche settimane prima. Nello stesso periodo proseguono i lavori per il nuovo album.

Tra la pubblicazione del primo e del secondo album perde quattro taglie. Alla stampa ammette di aver sofferto di disordini alimentari. Un po’ di anoressia, un po’ di bulimia. Non sono del tutto a posto, ma credo che nessuna donna lo sia.

Nei mesi seguenti è presente sui tabloid britannici per problemi legati all’alcool, tra cui un’esibizione in stato di ubriachezza al The Charlotte Church Show e l’interruzione del discorso del leader degli U2, Bono, durante un intervento di ringraziamento ai Q Awards. Il 16 novembre 2006 appare al Never Mind The Buzzcocks visibilmente alterata e fa commenti sul presentatore. Il 14 febbraio 2007, agli Elle Style Awards, viene vista con tagli e cicatrici su di un braccio; il suo portavoce attribuisce la colpa a una caduta per strada. Le speculazioni sui problemi con l’alcool continuano quando vengono pubblicate delle foto che la ritraggono ubriaca in vari locali notturni.

Il 18 maggio 2007, sposa Blake Fielder-Civil a Miami Beach in Florida. Il 1º novembre, agli MTV Europe Music Awards, per due volte sale sul palco in apparente stato confusionale: al ritiro del premio Artist Choice Award, non pronuncia il tradizionale discorso di ringraziamento ai fan, mostrandosi immobile e spaesata; poco dopo, chiamata a esibirsi, canta con difficoltà.

Il 21 gennaio 2008 comincia a circolare un video dove fuma crack e ammette di avere preso sei valium per calmarsi. A gennaio 2009, torna a far parlare di sé dopo il salvataggio in mare di Louise Williams, una donna di 39 anni che stava partecipando a una lezione di vela sulle coste dell’isola di Saint Lucia, località nella quale la cantante era in vacanza. Dopo che un’onda ha travolto la donna, facendola cadere dalla barca, Amy Winehouse si è immediatamente buttata in acqua saltando da una piccola scogliera per andarle in soccorso. Il 6 agosto 2009 viene ufficializzato il divorzio dal marito. Nel 2010, la cantante fa domanda per l’adozione di una bambina caraibica. La richiesta viene accolta, ma la piccola non andrà mai a vivere con lei poiché il periodo in cui si doveva trasferire coincide con quello nel quale viene trovata senza vita.

Il 18 giugno 2011, all’apertura del nuovo tour europeo annuale, Amy canta visibilmente ubriaca davanti al pubblico di Belgrado in Serbia. Dopo questa esibizione vengono cancellati due appuntamenti europei, poco tempo dopo verrà annullato l’intero tour. 

In questo periodo viene denunciata dalla nuova compagna dell’ex marito, per stalking nei confronti di Blake. Il 20 luglio 2011, tre giorni prima della sua morte, appare all’iTunes Festival di Londra, sarà la sua ultima apparizione in pubblico.

Il 23 luglio 2011, la cantante viene trovata morta nel letto di casa sua al numero 30 di Camden Square.

Amy Winehouse non aveva ancora compiuto 28 anni ed è andata ad aggiungersi a quella cerchia di artisti colpiti dalla cosiddetta “maledizione del 27”, perché morti proprio a quell’età.

Le esequie sono state celebrate il 26 luglio con rito ebraico, le sue ceneri, dopo essere state unite a quelle della adorata nonna Cynthia, sono state disperse nel cimitero ebraico. È stato eretto un sepolcro di marmo nero, dove sono scritti in rosa il suo nome e quello della nonna.

Il 27 ottobre 2011 sono stati resi noti gli esiti degli esami tossicologici che hanno rivelato la presenza di alcol nel sangue cinque volte superiore al limite consentito per la guida. La morte è stata causata da uno shock chiamato stop and go, l’assunzione di una elevata dose di alcol dopo un lungo periodo di astinenza.
Il suo terzo disco è stato pubblicato postumo il 5 dicembre del 2011. I produttori Salaam Remi e Mark Ronson hanno collaborato, compilando l’album con il consenso della famiglia Winehouse. Hanno lavorato insieme per ascoltare di nuovo migliaia di ore della sua voce.

Nel 2013 Amy Winehouse viene inserita nella Walk of Fame di Londra.

Nel corso della sua vita ha donato soldi a molti enti di beneficenza, in particolare quelli riguardanti i bambini. Anche se questo lato della sua personalità non è mai stato molto noto al grande pubblico, sia nella comunità artistica che nella comunità degli enti benefici, era conosciuta per la sua generosità. “Chiedi a Amy e lei lo farà” era diventata una frase comune.

I testi di Amy Winehouse rivelano l’amore autentico, vero, credibile, quello di una donna che ha deciso di vivere nel modo più selvaggio, assecondando i propri istinti. Beve, imbroglia, si innamora dei ragazzi sbagliati, piange. Rifiuta la riabilitazione con un ritornello magnificamente semplice “Ho detto no, no, no“. Tutto lì, racchiuso tra il fumo e la sua magnifica voce. Una donna che ha scelto di vivere lontana dagli stereotipi e che canta quanto sia difficile essere così. Le costanti di ogni sua canzone sono la dipendenza e la passione, la recriminazione e il rimorso. Nelle sue parole, il bisogno di mostrare la capacità di rovinare sempre tutto.

Una giovane donna con un talento straordinario, un carisma incredibile, un look unico che la rende riconoscibile in ogni sua iconografia. Una ragazza triste che ha bruciato tutte le tappe e che non è riuscita ad amarsi abbastanza. Una leggenda della musica con soli due album in vita e innumerevoli premi e riconoscimenti. Una cantante la cui vocalità resterà nella storia della musica, una donna che ha fatto piangere mezzo mondo quel fatidico 23 luglio da dimenticare.

#unadonnalgiorno

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