Dee Dee Bridgewater, leggenda vivente del jazz dalla ultra cinquantennale carriera, vincitrice di tre Grammy e un Tony Award, ha attraversato diversi generi musicali, lavorato per cinema e teatro, senza mai scendere a patti con la sua autonomia professionale e la libertà artistica.
Fonte di grande ispirazione per vecchie e nuove generazioni, ha creato e dirige Woodshed Network programma che incentiva e sostiene le carriere delle donne nel jazz auspicando la formazione di una comunità di musiciste in un ambiente ancora a prevalenza maschile.
Ambasciatrice di Buona Volontà presso la FAO, importante è il suo contributo in progetti internazionali di solidarietà e sostegno.
Nata col nome di Denise Garrett, il 27 maggio 1950 a Memphis, nel Tennessee, ha masticato jazz sin dall’infanzia, suo padre era trombettista e insegnante di musica.
A 16 anni faceva parte di un trio rock e R&B e si esibiva nei club. Ha studiato alla Michigan State University e all’Università dell’Illinois.
Ha maturato le prime esperienze professionali nella Thad Jones/Mel Lewis Big Band e per tutti gli anni Settanta si è esibita con grandi nomi del jazz.
Dopo un’incursione nel mondo del pop negli anni Ottanta, si è trasferita a Parigi e ha iniziato a rivolgere nuovamente la sua attenzione al jazz.
Nel 1993 ha iniziato a auto-prodursi e nel 2006 ha creato la DDB Records. Tutti i suoi dischi hanno ricevuto nomination ai Grammy e messo d’accordo pubblico e critica.
Performer a tutto tondo, ha condotto per 23 anni il programma radiofonico JazzSet with Dee Dee Bridgewater della National Public Radio e avuto una carriera parallela nel teatro musicale, vincendo un Tony Award per il suo ruolo di Glinda in The Wiz nel 1975. Ha interpretato Billie Holiday nel fortunato Lady Day che le ha portato la nomination al premio Laurence Olivier come migliore attrice in un musical e ha recitato in diversi film e serie tv.
Nel 2017 ha ricevuto il premio NEA Jazz Masters Fellows e il premio ASCAP Foundation Champions per il suo attivismo per i diritti umani. L’anno seguente ha ricevuto il prestigioso Doris Duke Artist Award e, nel 2019 è stata inserita nella Memphis Music Hall of Fame.
Nello stesso anno ha lanciato The Woodshed Network, organizzazione no-profit creata per supportare e formare le donne nel jazz. È direttrice artistica della Doris Duke Charitable Foundation.
Nel 2025 è stata insignita con la Legion d’Onore, il più alto riconoscimento francese.
Brava, carismatica, virtuosa, impegnata da sempre a rivalutare il ruolo delle donne nell’industria discografica, è una grande protagonista della storia della musica.