danza

Eileen Kramer

Eileen Kramer

«Non mi sono mai sentita vecchia, e continuo ad avere la creatività di quando ero bambina. Sono fortunata, è un dono che ho ricevuto e non voglio assolutamente sprecarlo, neanche per un giorno»

Eileen Kramer, ballerina, coreografa, performer, pittrice e scrittrice australiana la cui carriera ha abbracciato quattro continenti e percorso oltre un secolo di creatività.

Nata l’8 novembre 1914 a Mosman Bay, in Australia, dopo un infanzia difficile con un padre alcolizzato, si è trasferita con la madre a Sidney dove ha studiato musica e canto. Nel 1940, rimasta folgorata da uno spettacolo della compagnia di danza di Gertrude Bodenwieser, aveva capito che quella era la strada che desiderava percorrere. Dopo tre anni di accademia era entrata a farne parte e per dieci anni ha girato attraverso Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa e India.

Nel 1953, abbandonata la più celebre compagnia di danza moderna dell’Australia, ha viaggiato alla ricerca di ispirazione e conoscenza.

Ha ballato e dipinto murales a Karachi, lavorato come modella a Parigi e Londra, ha incontrato personaggi famosi come Ella Fitzgerald, Chico Marx, Jean-Paul Sartre e ballato il twist con Louis Armstrong.

Nel 1957 ha incontrato il regista Baruch Shadmi da cui era nato un legame sentimentale e professionale.

Negli anni ’60, insieme hanno realizzato un lungometraggio utilizzando l’animazione stop-motion, girato interamente nel loro appartamento di New York. Quando il suo partner ha avuto un infarto, ha abbandonato la sua arte e per diciotto anni si è presa cura di lui. Dopo la sua morte, nel 1987, Eileen Kramer ha ricominciato a ballare, si è trasferita nel West Virginia e lavorato con una compagnia di Lewisburg per la quale è stata anche coreografa e costumista.

Nel 2013, a 99 anni, è tornata a vivere in Australia. Nonostante l’età avanzata non si è certo ritirata in pensione ma ha continuato a progettare coreografie e a recitare a teatro. Nel 2015, è stata nominata tra le 100 donne più influenti dall’Australian Financial Review e da Westpac.

Nel 2017 ha creato il drama dance A Buddha’s Wife, ispirato dai suoi viaggi attraverso l’India, parte di un lavoro più ampio che celebra la sua vita, supportato dall’Arts Health Institute.

Nello stesso anno, un suo ritratto, The inner stillness of Eileen Kramer, di Andrew Lloyd Greensmith, è stato finalista per l’Archibald Prize. La regista Sue Healey le ha dedicato un corto pluripremiato.

Nel 2019 è stata la più anziana a concorrere all’Archibald Prize con un suo autoritratto.

Nel 2022 ha girato un video in cui danza sulle musiche di David Orlowsky e David Bergmüller.

Ancora cammina bene, qualche volta si aiuta con il bastone, dipinge e continua a fare qualche tocco di danza per il National Institute for Dramatic Art e per altri teatri di ricerca.

Nella sua lunga e intensa vita ha scritto anche dei libri: l’autobiografia Walkabout Dancer nel 2008, il romanzo fantasy The Heliotropians, l’anno seguente, Eileen: Stories from the Phillip Street Courtyard, nel 2018, che racconta le sue avventure bohémien quando condivideva una pensione nel centro di Sydney nel 1930. Nel 2020, durante il lockdown dovuto al COVID-19, ha trasformato la sua vasta raccolta di ricordi in racconti fantasiosi che sono diventati il ​​libro Elephants and Other Stories e partecipato al  film, The God Tree, uscito nel 2021.

Un nuovo libro di memorie, Life Keeps Me Dancing, è stato pubblicato nel 2023. I ricordi della sua vita affascinante e movimentata dalla bohémien Sydney attraverso l’India e il Pakistan, l’Europa e l’America, per poi tornare a casa a Sydney nel 2013, per “i migliori anni della sua vita“.

Eileen Kramer è una donna che non si è mai conformata ai modelli che la società voleva imporle, ha oltrepassato ogni limite e confine, fisico e mentale, continua a seguire il suo flusso creativo fregandosene del tempo che passa. L’età è soltanto un numero, ha un’energia inesauribile e un’agenda piena di impegni. Nelle sue giornate non sembra esserci spazio per il riposo: si divide tra allenamenti e scrittura senza abbandonare neppure la pittura, è una vera forza della natura.

Non sono vecchia, ho semplicemente vissuto più tempo e ho imparato un po’ di cose lungo la strada.

#unadonnalgiorno

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