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Lidia Ravera

Lidia Ravera

La vecchiaia può essere un’opportunità? La vecchiaia è una parte della vita, dipende da te che sia un’opportunità e non un tempo vuoto.
 Come vincere la paura di invecchiare? Lottando contro gli stereotipi che avvelenano una fase della vita piena di fascino e di libertà.

Lidia Ravera è una scrittrice, giornalista e sceneggiatrice nata a Torino, il 6 febbraio 1951.

È l’autrice del romanzo Porci con le ali scritto a quattro mani con Marco Lombardo Radice nel 1976, che ha venduto due milioni e mezzo di copie. Considerato il libro-manifesto di una generazione, nonostante fosse stato censurato e ritirato dalla vendita è sopravvissuto circolando in edizioni clandestine e poi re-immesso in commercio, un longseller che continua a essere letto dopo quasi cinquant’anni.

Nel frattempo ha scritto altri 32 libri, tra cui Le seduzioni dell’inverno, finalista al Premio Strega 2008 e Piangi pure che ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa 2013.

Ha collaborato a numerose sceneggiature per il cinema e per serie televisive della RAI e scrive per Il Fatto Quotidiano e Donna Moderna.

Dal 2013 al 2018 è stata Assessora alla Cultura e Politiche giovanili nella Regione Lazio.

La sua ultima opera, del 2023, è il saggio dal titolo Age Pride, un inno alla terza età o terzo tempo, come ama chiamare questa fase della vita che definisce piena di fascino e libertà.

Terzo tempo è anche il nome della collana di libri che dirige, dedicata all’amore delle persone ‘non più giovani’ pubblicata da HarperCollins e Harmony.

Occorreva intervenire sull’immaginario collettivo e raccontare storie con protagonisti d’età diversa, per legittimare chi attraversa questa fase della vita a viversi storie d’amore senza sentirsi ridicola, falsa. Sono storie dal romanticismo di tipo realistico. Si ride molto, ci si identifica, ci si rispecchia.

Nonostante i cambiamenti del corpo e il fatto che c’è più passato e meno futuro, il suo è un invito affinché le donne siano soggetti e non oggetti di desiderio.

Gli over 60 rappresentano un terzo della popolazione italiana. Un terzo. Siamo quelli da cui la società dovrebbe ripartire. Noi che non abbiamo alcun modello da imitare, che quel modello lo dobbiamo inventare. Continuiamo a crescere di numero. E non solo di numero. Siamo una forza. E siamo un problema politico.
In tante e tanti, infatti, vivono in condizioni di estrema povertà o infelici perché si sentono discriminati e stigmatizzati.

Lidia Ravera auspica un futuro in cui sarà istituito un Ministero delle Politiche senili.

Sogno un universale maschile e uno femminile, equipollenti, di uguale peso nella diversità. Voglio una donna femminista che arrivi al governo sospinta delle altre donne che lei ha capito e consolato, a partire da se stessa. Che non si faccia chiamare ‘il presidente’”.

 

#unadonnalgiorno

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