Maria Grazia Chiuri, stilista, è la direttrice creativa di Dior.
Intuitiva, visionaria e contemporanea, ha dato al marchio una svolta più etica e culturale. È stata inserita tra le 100 italiane vincenti e poi tra le 50 over 50 più influenti al mondo dalla rivista Forbes. Le è stato conferito il titolo di Cavaliere della Légion d’honneur, la più alta onorificenza francese.
Ha avuto la grande capacità di far confluire un pensiero potente, femminile e femminista, e tenere in equilibrio la valorizzazione del patrimonio artigianale della maison.
Attraverso i suoi abiti ha raccontato storie preziose e lanciato importanti messaggi.
Nata a Roma il 2 febbraio 1964, da padre militare di origine pugliese e madre sarta, che le ha trasmesso la sua passione, tanto da farle decidere di studiare all’Istituto Europeo di Design.
Nel 1989 è stata assunta da Fendi dove ha iniziato una fortunata collaborazione creativa col designer Pierpaolo Piccioli durata quasi due decenni. Il duo si è opposto al trend minimalista degli anni ’90 e giocato un ruolo vitale nella creazione di alcune delle più celebrate borse del marchio, come la Baguette bag.
Nel 1999, la coppia è passata alla maison Valentino apportando un’allure contemporanea e più giovanile. Nel 2008 hanno assunto la direzione creativa dell’intera linea.
Nel 2015, entrambi, hanno ricevuto il premio CFDA International Award per le loro realizzazioni.
Nel luglio 2016 Maria Grazia Chiuri è diventata direttrice creativa di Dior, prima donna a ricoprire questo importante incarico nella prestigiosa casa di moda.
Due mesi dopo, ha presentato la sua prima collezione a Parigi. Lo spettacolo includeva molti riferimenti femministi tra cui una maglietta che portava con la scritta We Should All Be Feminists, titolo del saggio della scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie.
In tutte le sfilate successive ha incluso omaggi e riferimenti a varie donne della storia presente e passata con lo scopo di farle conoscere al grande pubblico.
Ha portato nell’alta moda i grandi temi contemporanei: genere, razza, ambiente e cultura.
Cultural Advisor e sua grande ispirazione è la figlia, Rachele Regini, laureata in Storia dell’Arte alla Goldsmiths University di Londra con un master in Gender Studies.
Chiaramente, queste operazioni culturali, comunque patinate e glamour, non sono state esenti da polemiche e reazioni non sempre positive.
Maria Grazia Chiuri si è spesso espressa a favore della sostenibilità delle produzioni, la trasparenza del processo produttivo, qualità e artigianalità che simboleggiano un’etica del lavoro dal punto di vista umano e ambientale.
Per il suo genio creativo e l’intuizione culturale che ha apportato nel mondo della moda, è considerata un’icona del fashion business.
#unadonnalgiorno