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Per Melina Merkouri arte e politica hanno sempre camminato insieme

Melina Mercouri arte e politica per tutta la vita

Melina Merkouri è stata un’attrice, cantante e politica greca. Ha portato passione in tutto ciò che ha fatto dal teatro, cinema, musica fino alla lotta contro la giunta fascista nella Grecia del 1967.

Una nomination all’Oscar, premiata al Festival di Cannes come miglior attrice nel 1960, in lei carriera artistica e politica hanno sempre camminato di pari passo, ha sostenuto con vigore la difesa della democrazia e la promozione della cultura nazionale.

Nata il 18 ottobre 1920 a Atene, Maria Amalia “Melina” Mercouri era figlia del ministro della Sinistra democratica unita, suo nonno era stato a lungo sindaco della capitale greca. Dopo aver studiato recitazione all’Accademia del teatro nazionale di Atene dal 1943 al 1946, cominciò un’intensa carriera sul palcoscenico recitando in patria e all’estero, soprattutto a Parigi dove ha vissuto e lavorato fino al rientro in Grecia nel 1955. Con l’adesione al movimento sindacale degli attori teatrali, iniziò il suo cammino politico.

Il debutto nel cinema avvenne nel 1955 con il film Stella, cortigiana del Pireo, regia di Michael Cacoyannis (che dirigerà poi Zorba il greco), interpretazione che le valse la candidatura alla Palma d’oro al festival di Cannes.

Attrice dotata di temperamento e con una personalità poco incline al divismo, Melina Merkourī raggiunse la notorietà internazionale recitando nel 1960 nel film Mai di domenica, diretta da Jules Dassin, il suo compagno di tutta la vita. Presentato in concorso al 13º Festival di Cannes, le valse il premio per la migliore interpretazione femminile e una candidatura dell’Academy Award. Il successo cinematografico continuò con Il giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica, Fedra (1962) e Topkapi (1964) di Jules Dassin, nonché Chicago Chicago (1969) di Norman Jewison.

Come musicista, durante la sua permanenza in Francia incise sette dischi: quattro con testi in lingua greca e tre con testi in lingua francese. Tutti ebbero una notevole risonanza critica e un successo di vendite, tanto che ancora continuano a essere rimasterizzati e commercializzati. Il suo originale timbro di voce unito alle indubbie qualità di interprete restituirono nuova linfa ai classici del canto popolare greco poi ripresi da centinaia di cantanti in tutto il mondo.

Era in scena a Broadway il 21 aprile 1967, mentre un gruppo di ufficiali di destra dell’esercito, guidati dal generale Stylianos Pattakos e dai colonnelli George Papadopoulos e Nikolaos Makarezos, si impadronì del potere in Grecia con un colpo di Stato. Melina Mercouri divenne rapidamente una delle più importanti leader del movimento di greci all’estero che desideravano rovesciare la giunta. Per ritorsione, il generale Pattakos le revocò la cittadinanza greca. Le sua risposta a questo gesto è rimasta famosa: “Io sono nata greca e morirò greca. Pattakos è nato fascista e morirà fascista.

Nel 1971 aveva pubblicato un’autobiografia dal titolo I Was Born Greek (Sono nata greca).

Per tutti i sette anni del governo dei colonnelli, Melina ha girato il mondo per fare propaganda contro la dittatura, facendo conoscere la situazione in Grecia e chiedendo l’isolamento e la rimozione dei colonnelli. A causa di questa sua strenua opposizione provarono ad assassinarla a Genova, ma lei non si fece intimidire e continuò la campagna contro la giunta militare fino alla sua caduta nel 1974.

Dopo il ripristino della democrazia, Melina Mercouri tornò in Grecia, dove contribuì a formare il Partito socialista panellenico (PASOK) e partecipò attivamente al movimento femminile nazionale.

Ha fatto parte del comitato centrale del partito, è stata eletta al Parlamento nel 1977 con il maggior numero di voti in tutta la Grecia. Dopo questa vittoria ha dedicato tutta la sua energia alla politica e alla cultura. Quando il suo partito vinse le elezioni del 1981, venne nominata Ministra della Cultura, carica ricoperta per 8 anni, periodo in cui la cultura assunse un ruolo di primo piano nella politica greca. Le sue realizzazioni trasformarono il paese: dall’integrazione dei siti archeologici di Atene in area pedonale, all’introduzione dell’accesso gratuito ai musei e ai siti archeologici per i cittadini greci nel quadro di uno sforzo generale in materia di istruzione.

È stata fautrice del restauro e recupero, in un museo appositamente costituito, dei marmi del Partenone rimossi dall’Acropoli ateniese e diventati parte della collezione del British Museum di Londra. Ha promosso attivamente il teatro e il cinema greco. Uno dei maggiori traguardi raggiunti è stata la creazione dell’iniziativa “Capitali europee della cultura”, la prima capitale nel 1985, fu proprio Atene. L’idea era nata dopo una riunione organizzata con i ministri della cultura dei dieci Stati membri dell’UE durante la prima presidenza greca del Consiglio nel 1983. Melina Mercouri incoraggiò gli altri ministri a unirsi ai suoi sforzi per accrescere la consapevolezza culturale in tutta Europa. È il primo esempio di quelle che sarebbero diventate le riunioni periodiche dei ministri della Cultura dei paesi dell’UE, che continuano ancora oggi.

Il coinvolgimento e l’influenza di Melina Mercouri in Europa si rafforzarono nel 1988 durante la seconda presidenza greca del Consiglio, quando ha avviato campagne per il dialogo e la cooperazione con i paesi dell’Europa orientale in un periodo di grandi trasformazioni. Con la fine della guerra fredda e della cortina di ferro, Melina Mercouri è stata un’importante promotrice dell’iniziativa “Mese della cultura europea”, lanciata nel 1990 e incentrata in particolare sui paesi dell’Europa centrale e orientale.

Ha continuato a recitare a teatro fino all’inizio degli anni novanta, pur svolgendo la sua attività in Parlamento. Nel 1987, la giuria del Premio Europa per il teatro le assegnò un premio speciale della presidenza con la motivazione: “Per la devozione e l’impegno di un’artista che al più alto livello unisce la propria esperienza teatrale alla fede politica e all’ideale della cultura europea“.

Quando il PASOK è tornato al potere nel 1993, è stata di nuovo ministra della Cultura, incarico che le ha consentito di concentrarsi sulla creazione di legami tra la cultura e l’istruzione a tutti i livelli.

Melina Mercouri è morta, all’età di 73 anni, il 6 marzo 1994 a New York per un carcinoma del polmone. Quattro giorni dopo venne sepolta con un funerale di stato con gli onori del Primo Ministro nel Primo cimitero di Atene.

 

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