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Patti Smith sacerdotessa del rock

Patti Smith, sacerdotessa del rock

Patti Smith, sacerdotessa “maledetta” della musica, con la sua voce, dolente e febbrile, ha segnato la storia del rock. La rivista Rolling Stone l’ha inserita al quarantasettesimo posto nella sua classifica dei 100 migliori artisti di tutti i tempi.

Nella sua carriera, di oltre quaranta anni, ha attraversato il punk diventandone l’icona, analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte, con la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione.
Amata, discussa, potente e idealista, Patti Smith, cantautrice e poeta è un vero e proprio simbolo per tutte le generazioni e, senza dubbio, è tra le artiste più influenti di sempre. Si è conquistata di diritto un posto nell’olimpo delle leggende del rock.

Viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione, al punto da aver presenziato alla cerimonia del Nobel per la letteratura al posto di Bob Dylan, per suo espresso desiderio.
Canzoni come “People Have The Power”, “Gloria”, “Dancing Barefoot” e “Because The Night” sono vere e proprie pietre miliari della musica e dell’immaginario collettivo

Patricia Lee Smith, in arte Patti Smith, è nata il 30 dicembre 1946 a Chicago, Illinois. Ci tiene a sottolineare di essere nata un lunedì durante una bufera di neve nel North Side di Chicago. Prima di  quattro figli: la sua famiglia è povera e religiosa e costretta a spostarsi per necessità di lavoro. Cresce nel New Jersey.

Racconta di aver sempre saputo di essere destinata alla grandezza. “Quando ero una ragazzina, ho sempre saputo che avevo qualcosa di speciale dentro di me. Voglio dire, non ero attraente, non ero molto comunicativa, non ero molto intelligente, almeno a scuola. Non ero nulla di tutto ciò, e non ho mai dimostrato al mondo che ero qualcosa di speciale, ma ho avuto questa enorme speranza per tutto il tempo ed è questo lo spirito che mi mantenuto forte. Ero una bambina felice perché avevo la sensazione che sarei andata oltre il mio corpo fisico.

A 19 anni, affronta una gravidanza e darà in adozione “la bambina che non conoscerà mai”, promettendo a se stessa che quella rinuncia segnerà l’impegno a fare della sua vita qualcosa di importante. Ventenne, sale su un autobus diretto a New York che in quegli anni è il centro della rivoluzione culturale che in un decennio cambia il modo di fare musica, la letteratura, i costumi e il comportamento sessuale. Patti ci arriva senza denaro, senza un alloggio, senza un lavoro, dorme nei parchi, nelle strade, finché incontra un ragazzo che diventerà uno dei più grandi fotografi americani del Novecento, Robert Mapplethorpe. Con lui stringe un legame per la vita, umano e artistico. Patti e Robert vivono da bohémien disegnando e cambiando continuamente amicizie e abitazione, crescendo insieme nella vita e nell’arte al Chelsea Hotel, storica residenza newyorchese di scrittori, musicisti, attori e artisti. Diventa rockstar sapendo fronteggiare la sua generazione, tenendo a bada quei richiami autodistruttivi che uccidono molti suoi compagni di viaggio. Al Chelsea Hotel, ha conosciuto Janis Joplin e Jimi Hendrix.
Per vivere fa la commessa in un negozio di libri, la critica per una rivista musicale, la drammaturga e compone le musiche per i suoi reading liberi di poesie. Accolta ben presto favorevolmente dall’intellighenzia della city, da Andy Warhol a Sam Shepard, da Lou Reed a Bob Dylan, dai poeti Allen Ginsberg, Gregory Corso e William Burroughs, trova il clima ideale per intraprendere la sua carriera artistica.

Nel 1970 si esibisce negli storici locali CBGB e Other End, entrando a pieno titolo nelle scene musicali underground. Lou Reed la introduce all’Arista, l’etichetta discografica che nel 1975 pubblica il suo primo album, Horses che segna il cambiamento, un nuovo linguaggio musicale, che la consacra alla popolarità.

È famosa per le sue performance generose. Non si risparmia sul palco, spendendosi con passione e anche con dolore. Qualcuno ha paragonato i suoi concerti alle doglie e al parto. Durante un live in Florida cadde dal palco procurandosi diverse fratture e suture. Nei nove concerti successivi all’incidente si è esibita sulla sedia a rotelle, senza cancellare le date.
Horses seguono gli altri tre importantissimi LP della sua discografia: Radhio Ethiopia (1976). Easter (1978), che le porta il successo commerciale per la hit Because the Night, scritta con Bruce Springsteen e salita al numero 13 della Top 40 nel 1978. E infine Wave (1979). In pochi anni la musicista americana sale all’olimpo del rock e nel bel mezzo di questa ascesa, nella primavera del ’79, lascia New York per Detroit, per seguire il suo compagno musicista Fred Sonic Smith e crescere i due figli, Jackson e Jesse Smith.

Nel 1988, dopo dieci anni di silenzio discografico e di assenza dal palco, conferma il successo di pubblico con People Have The Power. Seguono otto anni di silenzio. Segnata da una serie di lutti ravvicinati, il suo compagno di gioventù Robert Mapperthorpe, il pianista Richard Sohl, il fratello Todd, il marito e padre dei suoi figli, si rialza e riprende la sua vita artistica.

Nel 1996, completa l’album che con il marito progettava di fare, Gone Again. Bob Dylan la incoraggia a tornare a esibirsi per il suo pubblico, dopo sedici lunghi anni di assenza dal palco, coinvolgendola in un suo tour. Il Patti Smith Group si riunisce. Riprende regolarmente l’attività e nel 1997 pubblica Peace of Noice in cui canta le follie del mondo, dell’invasione cinese del Tibet, mentre nel 2000, con l’augurio di un secolo migliore, al mito di Ho Chi Minh dedica Gung Ho.

Nel 2008, con la lettura di un requiem da lei scritto e dedicato a Robert Mapplethorpe, The Coral Sea, nella tradizione della poesia della Beat Generation, alla Queen Elisabeth Hall di Londra, riceve cinque prestigiose stelle dal critico «The Guardian».

Nello stesso anno, con l’omonimo titolo del suo album, Dream of Life, esce un documentario diretto da Steven Sebring, un suo ritratto d’artista realizzato in dieci anni. Nel 2007 entra a far parte della Rock and Roll Hall of Fame.

Nel 2010 viene pubblicato Just Kids, un libro autobiografico, la promessa fatta da Patti Smith a Robert Mapplerthorpe di scrivere un giorno la loro storia. È un viaggio nella rivoluzione culturale americana tra gli anni Sessanta e Settanta, attraverso la storia vera, anche se ben romanzata, di due ragazzini cresciuti insieme nella vita e nell’arte, arrivati al successo quasi senza accorgersene.  Con il libro si è guadagnata il prestigioso Winner of 2010 National Book Award.

Il 3 maggio 2017, le viene conferita la laurea magistrale ad honorem in “lettere classiche e moderne” presso l’Università degli studi di Parma.

Il 28 novembre 2019, le viene conferita la laurea magistrale ad honorem in “lingue e letterature europee e americane” presso l’Università degli studi di Padova.

L’artista è parte attiva dell’organizzazione no profit Pathway to Paris, fondata nel 2014 dalla figlia Jesse Paris Smith e Rebecca Foan, che si batte per sostenere i principi promulgati nell’Accordo di Parigi e combattere il cambiamento climatico globale. L’associazione riunisce musicisti, artisti, attivisti, politici, esperti e cittadini a livello internazionale per promuovere dibattiti, iniziative e eventi sull’argomento.

Patti Smith è stata recentemente protagonista del video virale in cui eseguiva uno dei suoi brani più famosicon il quale invitava la gente ad andare a votare per le presidenziali statunitensi, mentre lo scorso luglio ha pubblicato il nuovo album di poesie, L’anno della scimmia.

Insomma, una donna inarrestabile, come inarrestabile è la sua vena creativa e il suo impegno per il pianeta e i diritti umani.

#unadonnalgiorno

 

 

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