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Clarice Phelps

Carice Phelps

Clarice Phelps, chimica nucleare, è la prima donna afroamericana coinvolta nella scoperta di un elemento chimico, la tennessina o elemento 117.

Sostenitrice della diversità, importante è il suo contributo alla divulgazione scientifica e alla sensibilizzazione nelle nuove generazioni.

Nata col nome di Clarice Evone Salone nel 1981 a Minneapolis, nel Minnesota, è cresciuta, con tre sorelle e una madre single a Nashville, in Tennessee.

Ha iniziato a interessarsi alla scienza da bambina, guardando un programma televisivo sulle discipline STEM. Una passione sostenuta anche dai suoi insegnanti del Tennessee Aquatic Project and Development Group, organizzazione senza scopo di lucro per giovani a rischio.

Nel 2003 si è laureata in chimica all’Università di Nashville e, non riuscendo a trovare un’occupazione, si è arruolata nella Marina degli Stati Uniti dove ha prestato servizio come sottufficiale nel programma per l’energia nucleare.

Ha trascorso quattro anni a bordo della portaerei USS Ronald Reagan, dove ha gestito i controlli chimici del reattore nucleare e del generatore di vapore. Unica donna nera nella sua divisione sulla nave, per il suo lavoro si è aggiudicata il Military Excellence Award. 

Dopo essersi congedata, nel 2009, ha iniziato a lavorare all’Oak Ridge National Laboratory, dapprima come tecnica per poi diventare ricercatrice associata, fino a diventare la responsabile dei programmi che hanno prodotto gli isotopi nichel-63 e selenio-75. È stato qui che ha scoperto un nuovo elemento, il 117.

Nel 2017 è stata premiata con il YWCA Tribute to Women di Knoxville nella categoria Tecnologia, ricerca e innovazione.

Nel 2019 è stata inclusa nella tavola periodica dei giovani chimici dell’Unione internazionale di chimica pura e applicataper i suoi contributi alla ricerca e all’impegno pubblico come importante sostenitrice della diversità“.

Nel 2021 ha conseguito un Master in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Austin in Texas e successivamente il dottorato in filosofia nel programma di ingegneria nucleare presso l’Università di Knoxville, inTennessee. 

Fa parte dell’American Chemical Society, continua a gestire l’uso industriale degli isotopi per la divisione Isotope & Fuel Cycle Technology di Oak Ridge ed è nel comitato di sensibilizzazione educativa per le scuole della contea di Knox.

La sua carriera non è stata priva di mortificazioni, pur avendo avuto un ruolo importante nella scoperta della Tennessina, il suo nome è stato escluso dalla lista degli ospiti al gala di presentazione e dalla targa da appendere nel laboratorio. Ha dovuto imporsi affinché il suo nome venisse aggiunto insieme a quelli delle altre persone dello staff.  

Nel settembre 2018, la fisica britannica Jessica Wade, che si occupa di scrivere le storie delle scienziate su Wikipedia, aveva pubblicato un articolo su di lei che è stato cancellato l’11 febbraio 2019.

Dopo varie sollecitazioni da parte di stampa e  riviste del settore, nel 2020 la voce che riporta la sua storia e l’importante scoperta a cui ha contribuito è stata ripristinata e il suo nome appare finalmente nei media mainstream. 

Ancora una volta bisogna ringraziare Jessica Wade, che col suo incessante lavoro, dona visibilità a scienziate a cui, ancora oggi, viene negata.

#unadonnalgiorno

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