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Mariama Bâ e la sua lotta contro la poligamia

Mariama Bâ scrittrice e attivista per i diritti delle donne senegalesi.

Per vincere il mio rancore penso al destino di noi esseri umani. Ogni esistenza racchiude in sé una briciola d’eroismo fatto di abnegazioni, rinunce e acquiescenze sotto l’impietosa sferza della fatalità”.

Mariama Bâ è stata una scrittrice e attivista per i diritti delle donne senegalesi nata nel 1929.

Nella sua breve vita (è morta di cancro a 52 anni), dopo tre matrimoni e nove figli, si è dedicata all’impegno per i diritti delle donne, alla lotta contro la poligamia che ha denunciato con forza nei suoi romanzi.

Mariama Bâ si è impegnata in numerose associazioni per la difesa dell’educazione e dei diritti delle donne; ha pronunciato discorsi e pubblicato articoli a riguardo.

Ha fatto parte della Fédération des associations féminines du Sénégal (FAFS), creata per iniziativa del presidente Léopold Sédar Senghor nel 1977.

Nel 1979, pubblica con la casa editrice Nouvelles éditions africaines il suo primo romanzo: Une si longue lettre che in italiano è stato tradotto col titolo Amica mia.

Una raccolta di lettere che il soggetto narrante, donna, scrive ad un’amica carissima le cui scelte di vita hanno allontanato ormai da anni dal Senegal.

È un dialogo immaginario fra due donne che, pur avendo gli stessi valori, hanno fatto scelte diverse.

Attraverso questo dialogo la scrittrice ripercorre la loro vita, portandoci per mano nella società senegalese in cui lei è cresciuta.

Il secondo romanzo, Un chant écarlate racconta il fallimento di un matrimonio misto fra un senegalese e una francese e uscì postumo, nel 1981. In italiano il titolo è La sposa bianca di Ousmane.

È la storia di un matrimonio misto, lui senegalese di umili origini ma assai intelligente e ambizioso, lei figlia di una famiglia francese di alto rango, cresciuta in Senegal nel mondo dei bianchi.Si conoscono sui banchi di scuola e si innamorano.

Il romanzo è ambientato in un periodo storico in cui maturano grandi fermenti, quelli che sfoceranno nelle contestazioni studentesche di tutto il mondo e, nell’Africa coloniale, nelle lotte per l’indipendenza.

Nel seguire le vicende della giovane coppia, Mariama Bâ ci restituisce uno spaccato sociale di grande interesse; la scrittura coinvolgente e la complessità psicologica dei personaggi ci accompagnano nelle loro scelte, in un crescendo di tensione fra cornici culturali radicate e libero arbitrio.

Questi due romanzi, hanno la capacità di suggerire riflessioni ancora oggi di grande attualità.

Sebbene le storie siano ambientate in un tempo tutto sommato lontano, le cornici culturali descritte sono ancora oggi quelle che strutturano buona parte della popolazione del suo paese, specialmente se si esce dalle grandi città come Dakar.

Senso del dovere femminile, abnegazione e sottomissione alle regole della famiglia e della società.

Questi gli elementi di denuncia che Mariama Bâ lascia trasparire fra le righe dei suoi romanzi, in cui si alternano i momenti di sconforto a quelli di ribellione e di intolleranza verso una società che relega le donne ad una situazione di sottomissione, seppure appartenenti alle classi più agate e colte della società senegalese.

In entrambi i libri la poligamia viene presentata come una condizione di forte sofferenza per la donna, tanto che le co-mogli si chiamano anche rivali.

Mariama Bâ, con sincera compassione per le donne che si rendono complici nel perpetuare il sistema, illumina con sguardo sofferto una consuetudine a cui le donne possono sottrarsi solo istruendosi e rendendosi autonome.

#unadonnalgiorno

 

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