Elena Bianchini Cappelli è stata tra le cantanti liriche italiane più apprezzate negli anni a cavallo tra l’Ottocento e i primi del Novecento.
Soprano prediletta dal compositore Pietro Mascagni, è stata primadonna in tante opere accanto al grande Enrico Caruso, con cui aveva condiviso anche il maestro di canto, a Napoli.
Voce superlativa dotata di talento naturale, ha incantato le platee dei maggiori teatri italiani e, all’estero, si esibita a Il Cairo, Varsavia, Odessa, Bucarest e New York, dove ha anche insegnato canto.
Nata a Roma il 19 settembre 1873, non conosceva ancora la musica quando, a soli tredici anni ha debuttato come Lisa ne La Sonnambula di Vincenzo Bellini.
Nel 1895 ha partecipato con Enrico Caruso alla Cavalleria rusticana a Caserta e, successivamente, cantato in Manon Lescaut a Il Cairo. Un aneddoto riferisce che avevano avuto solo cinque giorni per studiare l’opera, così il tenore, per ricordare tutto, aveva attaccato la partitura sulla sua schiena, limitandole al massimo i movimenti in scena.
Sposata con l’impresario teatrale Fortunato Cappelli, la loro casa è stata meta di musicisti, artisti, letterati come Marinetti, Trilussa, Panzini e Mascagni, per citarne qualcuno.
Dopo aver calcato i palcoscenici dei teatri lirici della penisola, nel 1902 era andata in tournée negli Stati Uniti. Memorabile è rimasta la sua aria di Silvia in Zanetto al Metropolitan Opera House di New York, diretta da Pietro Mascagni.
Si è spenta nella sua villa di Rimini nel 1919, aveva 46 anni.















